02 febbraio, 2011

1300 - Sant'Agata Militello. In contrada Muti, a distanza di un anno, niente è cambiato e tutto peggiora.

A distanza di quasi un anno, ritorno su un tema già trattato in un vecchio post e che vi riprongo. Ciò perchè è arrivata una segnalazione via E_mail nella quale il lettore mi scrive:
"Oggetto: Torrente C/da Muti
Salve Sign. Scaglione.
Ricorda l'articolo uscito lo scorso anno sulle condizioni del "torrente" che scorre in C/da Muti? Con una palazzina a rischio proprio lungo l'argine... Anche lei lo pubblicò sul suo blog.
Bene, a distanza di un anno circa, la invito ad andare a verificare le condizioni in cui si trova...a parte l'argine quasi franato ormai, si tratta di una vera e propria discarica a cielo aperto!
(Un residente della zona che vuol mantenere l'anonimato)   3 febbraio 2011 alle ore 2.25


Nel post citato dal lettore, scrivevo:
"A rischio frana e smottamenti un complesso edilizio residenziale abitato da un centinaio di persone (la foto a sinistra può essere ingrandita cliccandoci sopra). Sorto una decina di anni fa in contrada Muti a ridosso di un torrentello che, scendendo, passa in prossimità dell'ufficio postale di piazza Andrea Speciale.
Gli abitanti, molti dei quali proprietari degli appartamenti, allarmati dalle recenti frane che hanno colpito i comuni di San Fratello e Caronia e dagli smottamenti di strade e terreni che si verificano quotidianamente in tutti i Nebrodi, corrono ai ripari.

I residenti delle palazzine di contrada Muti lamentano non soltanto la mancata pulizia della zona circostante il torrente ma anche il degrado della zona verde.
Sono giustamenti preoccupati perchè potrebbero vedere svaniti nel nulla e in pochi attimi i sogni e i sacrifici fatti per "conquistarsi" il giusto diritto ad avere una casa. Potrebbero ritrovarsi, così come è successo altrove, a perderla e a dover pagare un mutuo per un bene che non avranno più.
.......
Dal canto nostro non posiamo fare altro che contattare sia il sindaco Bruno Mancuso, l'assessore Calogero Pedalà, l'assessore Filippo Travaglia, l'ingegnere Contiguglia e l'amico Antonio Scurria (quest'ultimo in qualità di "geologo" e non di assessore alla comunicazione) per chiedere loro: "E adesso come la mettiamo? Chi deve intervenire? La protezione civile ? Chi deve correre ai ripari e come? "
E' vostro dovere e compito tranquillizzare questi nostri concittadini e "prevenire" eventuali dissesti e disgrazie.
Cercheremo di tenere "accesi i riflettori" su questa problematica ad evitare che "presi" da altre preoccupazioni ci si possa dimenticare delle palazzine di contrada Muti.  (cirosca)



5 commenti:

  1. Non vorrei essere frainteso e premetto che sono del tutto solidale con gli abitanti del complesso edilizio che potrebbe essere interessato da frane e smottamenti. Pongo però questa domanda a qualunque geologo che volesse rispondere: la normativa edilizia consente di edificare a ridosso dei torrenti di piccole o grandi dimensioni? Nell'eventualità di una risposta negativa chi ha autorizzato all'epoca le concessioni edilizie? Egr. Prof. Scaglione ho notato che anche l'opposizione non risponde più alle eventuali domande poste all'interno del blog (ad es. il commento dello scrivente sul post 1295). Insisto sempre sulla vendita della scuola materna di via Cosenz, perché vorrei che qualcuno rispondesse CORTESEMENTE alle mie domande formulate nel post sopra citato.
    Saluti Antonio M.

    RispondiElimina
  2. Non è possibile che non è stato pulito?
    L'amministrazione con la determina N° 625 del 16/11/2010 in interventi urgenti ripristino torrenti per prevenire situazioni pregiudizievoli per la pubblica incolumità ha predisposto di ripulire tutti i torrenti, anche quello di C.da Muti e previsto nella determina è risulta effetuato come è possible?
    O il cittadino ha detto delle bugie, o l'amministrazione come suo solito fare non ha realizzato l'intervnto.

    RispondiElimina
  3. Freccia Rossa ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "1300"
    Sig. Antonio M., 20 anni fà quando sono stati costruiti non c'erano norme che limitavano la costruzione nelle vicinanze dei corsi d'acqua (Torrenti e Fiumi).
    Paradosalmente quest'amministrazione, ha rilasciato una concesione edilizia qualche giono fà per realizzare una mega palazzina ad un metro, dico ad un metro, del torrente cannamelata, in violazione della legge. Poi quando si verificano casi come a Giampillieri ci chiediamo come è possibile.
    Ma chi dovrebbe controllare?
    Il controllore o il controllato? Saluti. Freccia Rossa

    RispondiElimina
  4. Per il Cavaliere Nero,
    ti assicuro di aver visto il mezzo o i mezzi che effettuavano la pulizia del corso d'acqua. Forse avrò anche le foto, visto che abito nei pressi. Che il lavoro sia stato eseguito a regola d'arte o meno, con sorveglianza o meno, questo non posso testimonarlo. Il lettore segnala che è nuovamente sporco e qualche altra cosa.... Un sopralluogo da parte dei tecnici non sarebbe improduttivo. Eventuali perizie per la messa in sicurezza con richiesta di finanziamento, se non si dispone della cifra, una misura precauzionale.(cirosca)

    RispondiElimina
  5. Sig. Freccia rossa, la sa qualè la cosa più strana?
    Che questa amministrazione ha richiesto un finanziamento per il torrente cannamelata perchè è a rischio R4.
    Allora l'ufficio tecnico e l'amministrazione sà che non si può costruire prima di mettere il torrente in sicurezza.
    Ma siamo a S.Agata tutto è possibile.

    RispondiElimina

Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.