21 maggio, 2011

Sant'Agata Militello. Iniziata la pulizia della spiaggia. Operazione lodevole. Dubbi sullo smaltimento e distruzione del materiale raccolto.

Quanto mai lodevole l'iniziativa adottata dal nostro comune  che ha fatto partire, giorni or sono, un progetto di assistenza economica a favore di soggetti in condizioni di disagio. I beneficiari, circa 50 quelli ammessi in graduatoria e che hanno inoltrato domanda, riceveranno un contributo di 400 euro a fronte dell'espletamento di attività socialmente utili nel settore ambiente.

 Ed ecco che i più fortunati, già inseriti in graduatoria, offrono in cambio di questo "sussidio" che così sussidio non diventa più, la loro opera.
 Hanno inziato con la pulizia della spiaggia. Stanno raccogliendo materiale di vario genere che i marosi hanno depositato sulla spiaggia.
Bottiglie di plastica, copertoni d'auto, recipienti di plastica e metallo, ramoscelli e tronchetti d'albero, legname di vario genere, vengono raccolti e accatastati sui marciapiedi del lungomare o inseriti in appositi sacchetti per poi essere prelevati dagli operai  per lo smaltimento in discarica.
Stamattina nel corso della mia "solita passeggiata" nel vedere al lavoro gli operai che caricavano su un piccolo automezzo alcuni sacchi neri contenenti del legname, ho chiesto per curiosità: "Dove andrà a finire tutto questo materiale?" La risposta è stata univoca e incontestabile: "In discarica".
 Non ho voluto approfondire e chiedere in quale discarica, se il materiale, preventivamente differenziato: gomma, plastica, vetro, legno e indifferenziato, avrebbe subito la stessa sorte.
 Ero sicuro che non mi avrebbero risposto o che non erano in grado di darmi "delucidazioni".
Non sono altrettanto sicuro se tutto questo materiale verrà "trasportato", pagandolo a "peso" e ad ingombro, nella "discarica di Mazzarà S.Andrea" o altrove, per la felicità e l'arricchimento di poche persone, la gioia di nostra "madre terra" e il "lauto contributo" di tutti i cittadini che si vedranno ulteriormente  aumentare la "Bolletta TIA". Le foto con i mucchietti di materiale legnoso, con i sacchetti neri, pieni di rami, ramoscelli e materiale analogo, sono più eloquenti di qualsiasi ulteriore descrizione. Abituato, sin da piccolo, a riflettere, a considerare e ad agire nel migliore dei modi, mi sono posto un paio di domande che aspettano risposte. Era ed è possibile, in determinati orari, fare dei falò con il materiale legnoso direttamente sulla spiaggia o in luogo più adatto, magari risparmiando sul trasporto e sul conferimento? Tutto il materiale viene accettato in discarica? Anche quello inquinante? La metodologia adottata è quella giusta, più funzionale ed economica per l'ambiente e la collettività? Se ho sollevato qualche dubbio anche in chi può invertire o fare invertire questa tendenza, almeno in questa situazione, che lo faccia e immediatamente. (cirosca)

4 commenti:

  1. Iniziativa lodevole, un plauso all'Architetto Zingales, che ha fatto il progetto, al Consiglio che ha messo i fondi in bilancio,alla fondazione Mancuso che ha messo il 50% dei fondi, all'opposizione che ha sollecitato l'ammministrazione con diverse interrogazione far partire il progetto, che era bloccato, per apatia dell'ufficio tecnico, e dell'amministrazione. Giust.M.

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  2. Veramente lodevole l'iniziativa, ma come dice giustamente Cirosca, non era meglio bruciare direttamente sul posto la parte legnosa o farla ritirare a chi ne avesse avuto bisogno ?

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  3. non credo che sia permesso fare falò in spiaggia..

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  4. Iniziata e già finita, forse abbiamo fato male a pulire in pochi giorni?
    Perche dicono dal Comune che devono individuare un altro sito da pulire, vediamo quanti giorni perdono per individuarlo!!!!

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