02 gennaio, 2012

Sant'Agata Militello. Il nostro paese e la fiaba del lettore Tonino (Ericinus gaudiosus).

Name*: tonino  Email*: XXXXXXXXXXXXX@hotmail.it  Subject*: fiaba
Message*: Ciro, le invio, in allegato, una fiaba ispirata dopo un recente soggiorno nella città dove in tempi passati ho vissuto. Questa fiaba non ha l’intenzione di offendere nessuno, ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale e non mi farò cruccio se lei ritiene opportuno non pubblicarla nel suo blog.
Cordialmente, Tonino (Ericinus gaudiosus)   --------------------    
La foto l'ha rielaborata e inserita nel post il blogger cirosca.
C’era una volta.
Le fiabe che i nostri nonni raccontavano ai loro nipoti iniziavano così:
c’era una volta un …, ed io voglio iniziare a raccontare questa fiaba nel più tradizionale dei modi:
C’era una volta un paese, in questo paese c’era un castello con il suo bel cortile interno, la vasca con i pesciolini rossi e un albero secolare circondato da una varietà di piante, adesso non c’è più, invece c’è un castello infelicemente restaurato con il cortile selciato e un moderno ascensore per accedere ai piani alti;
C’era una volta in questo paese una villa alla marina e un solo giardiniere la curava, sgridava chi giocava col pallone sul prato o andava in bicicletta, adesso non c’è più, c’è una squadra di addetti alla manutenzione che godendosi il sole guardano le ragazze che con i loro cani passeggiano indisturbate sul prato e …. nel frattempo l’erba cresce, le bucce di noccioline aumentano e non mancano i pacchetti e le cicche di sigarette in compenso diminuiscono i sedili ed i marciapiedi;
C’era una volta in questo paese un parroco che con il suo buon umore attirava la gente, col sorriso ed il suo sarcasmo rallegrava anche gli “avversari”, adesso il parroco non c’è più;
C’erano una volta in questo paese i vigili urbani, pochi ma c’erano, badavano e dirigevano il traffico delle poche automobili che c’erano, adesso i vigili non ci sono più, c’è la polizia municipale che misura, segna e numera i posti per le bancarelle della fiera, fa pubbliche relazioni in piazza o in qualche grossa via non badando al parcheggio selvaggio ma tutto questo succede sempre la mattina perché dopopranzo è molto raro incontrarli;
C’era una volta in questo paese la stazione ferroviaria con tanto di personale che operava, sentivi il suono della campanella che annunciava l’arrivo del treno, ora non c’è più, invece c’è un altoparlante che con voce metallica annuncia un treno in arrivo e a farti compagnia mentre aspetti ci sono solo dei piccoli passerotti che con il loro cinguettio ti fanno passare la tristezza che ti viene vedendo intorno la desolazione;
C’era una volta in questo paese un bar sul lungomare che con il suo giardino era il ritrovo più bello dell’estate per noi ragazzi di allora, era vivo di gente di qualsiasi età, ben tenuto, pulito e aveva anche il jukebox dove ascoltavi le canzoni in voga dell’estate, di tutto questo è rimasto solo il nome del bar;
C’era una volta in questo paese la spiaggia dove i paesani e gli emigranti turisti che d’estate ritornavano al paese, si rinfrescavano della canicola estiva, ora non c’è più ma se vuoi rinfrescarti quando fa caldo devi aspettare che il mare sia mosso così i “cavalloni” ti accarezzano mentre passeggi sul lungomare;
C’erano una volta in questo paese i pescatori che con il loro sacrificio ed il duro lavoro allietavano la nostra mensa, ora non ci sono più, in compenso c’è il porto che da lungo tempo in costruzione abbellisce il panorama al calar del sole;
C’era una volta in questo paese l’ospedale che si ergeva a sentinella all’ingresso del paese, dove trovavano conforto i diversamente sani di tutta la zona, il suono della sirena al passaggio delle ambulanze movimentava ed incuriosiva la gente, ora non c’è più, quello che è rimasto somiglia in modo impressionante al Colosseo, sperando che non arrivino tanti turisti ad ammirarlo perché resterebbero senza assistenza “turistica”;
C’era una volta in questo paese lo spazzino che col suo toscano spento in bocca, la scopa di saggina, la pala e la carriola raccoglieva da terra tutto quello che incontrava nel suo girovagare per le strade del paese, ora non c’è più, è stato sostituito dagli operatori ecologici, meno operatori ma tanto ecologici a tal punto che non “guardano” nemmeno le foglie cadute dagli alberi per non deturpare la natura ed il paesaggio;
C’era una volta in questo paese il cinema che allietava le tristi e quasi piovose serate invernali, ora non c’è più, questa carenza invoglia la gente a fare il turista andando alla ricerca di un cinema nei paesi viciniori.
C’era una volta un paese…. ora non c’è più! ma fortunatamente il Monumento ai Caduti c’è ancora.  (Ericinus gaudiosus)
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P.S. Spero che quando mi recherò nel “simbolo del silenzio” per onorare i defunti non mi imbatterò in una lapide col seguente epitaffio: “Qui giace un laborioso, buono ed onesto paese”. I concittadini tutti, qui posero in ricordo.
Ah… dimenticavo, questa è solo una fiaba.

3 commenti:

  1. Bartolomeo de Las Casas3 gennaio 2012 alle ore 10:24

    Ericinus gaudiosus ma Lei dove vota?
    Nel paese della favola o in quello delle meraviglie?
    Facciamo una cosa, siamo costruttivi almeno per una volta, perchè sparare sulla croce rossa serve a poco. E questo vale per la maggioranza (se ancora esiste), per l'opposizione (se è mai esistita), per l'attuale amministrazione (che ha fatto tutto e il contrario di tutto) e per quelle precedenti (che spesso non hanno fatto un tubo).
    La butto li un'idea che non ho mai sentito per questo paese, giusto per tentare di aggiungere una nota, spero, originale al dibattito complessivo.
    Visto che i lavori sul nostro bellissimo lungomare fervono, che si parla di progetti faraonici, di porti turistici, di piste ciclabili....insomma di tutto quello che dovrebbe rendere più ameno il paesaggio complessivo...perchè la nostra Amministrazione non pensa ad adottare un "piano del colore" per il lungomare?
    Non sono informato, non ho mai chiesto a nessuno, ma non mi pare che esista a s.agata, che pure, con il lungomare che ha, se lo "meriterebbe".
    La considerazione nasce dal fatto che negli ultimi anni sono aumentati gli interventi di ristruttrazione e di realizzazione di nuovi fabbricati sul lungomare con un impatto cromatico che non rende un buon servizio al paese. Ed anzi, molti di questi interventi sono ancora in corso o appena iniziati...
    Basta fare due passi per rendersene conto.
    Si vede di tutto, dal turchese, al verde pisello, dal giallo oro al marrone al blu...
    Non sarebbe meglio, anzichè pensare di cambiare nome al paese per sciommiottare località di mare ben più famose, provare a intervenire anche su questo fronte?
    Ma è solo un'idea buttata li...magari pessima.
    Buon Anno a tutti.

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  2. Caro Bartolomeo...... la vuol sapere una cosa che gli farà drizzare i capelli???
    Il nostro bel comune ha una tabella cromatica ( per legge) che dovrebbe fare osservare!!!!!
    Ma allora di chi sarà la colpa se tanto non viene fatto?
    Non credo che sia difficile darsi una risposta...
    I tecnici che operano in questo comune spesso mantengono scelte professionali poco opportune per mancanza di buon gusto,ma anche in funzione di una innata arroganza con spregio all'osservanza delle regole più basilari.
    Ma se chi controlla ,o dovrebbe,ha con questi rapporti a vario titolo....,figuriamoci come si potrà mai venirne a capo.!
    Sono desolato..perchè ho capito come funziona il meccanismo..e sono certo che mai si arriverà ad una giusta soluzione per tanti altri aspetti che riguardano scelte che vengono da funzionari comunali ricattati perchè ricattabili e da politicanti...da strapazzo che cercano di avere una visibilità pulita ,ma che sotto sotto stanno li perchè devono aggiustarsi le loro faccende!
    Complimenti, anche lei ha gli occhi aperti! ...E' già qualcosa.....
    Cordiali saluti. Occhi Aperti

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  3. Cioè....
    esiste una tabella cromatica.....obbligatoria (evidentemente)....
    E non se la "fila" nessuno?
    E il nostro paese sta diventando un'accozzaglia di colori un po troppo "estemporanei" anche sul lungomare e nel centro storico ??
    Ma dite davvero?
    Nooooooo
    E come mai?
    Cirosca perchè non approfondisce sta storia della tabella cromatica "fantasma"?
    Lo so che non sembra poi così importante e che farà sorridere i suoi detrattori che la immagineranno finalmente "disimpegnato"; però io penso che la bellezza sia un patrimonio importante da salvaguardare...
    La bellezza è arte, è musica, è natura, è paesaggio ...ed anche colore nel paesaggio.
    E un bel paesaggio attira (o dovrebbe attirare) i turisti...come li attira nelle isolette greche o nelle eolie...No?

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