11 gennaio, 2012

Sant'Agata Militello. Il "Porto dei Nebrodi". La sentenza del CGA è stata emessa? In compenso altre novità. Leggete...

Oggi il CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa) doveva pronunciarsi in merito al ricorso incidentale presentato avverso l'aggiudicazione dei lavori del porto. Sempre il CGA settimane addietro aveva respinto l’istanza cautelare di sospensiva presentata dalla ditta Società italiana condotte d'Acqua di Roma (seconda in graduatoria), supportata dal ricorso incidentale della Costruzioni Bruno Teodoro (terza in graduatoria). 
La prima in graduatoria è la ditta Si.Gen.Co. di Catania, che si era aggiudicata l'appalto per un importo di 27 milioni di euro con un ribasso del 32 per cento. L'appalto dei lavori, con molte critiche anche e soprattutto da parte dell'opposizione consiliare, era stato avviato ed espletato dal Comune di Sant'Agata e non attraverso il regolare canale. Fino ad oggi pomeriggio non avevo potuto reperire notizie, anche provvisorie sulla sentenza. Che fare? Provo con il motore di ricerca di Google. Maledetta internet e maledetti i motori di ricerca! Cosa devo inserire? Provo a scrivere: "Società Italiana Condotte d'Acqua" e dove mi porta? Mi apre una "Notizia Ansa", fresca, fresca...
Prima di "travasarla" quì, consentitemi una esclamazione: "Miiiii....a!" (scusatemi mi è scappata!

  
'Ndrangheta e appalti: 21 arresti, anche dirigenti Anas

11 gennaio, 10:09
REGGIO CALABRIA - Tre dirigenti di Condotte d'acqua Spa ed uno dell'Anas tra le 21 persone arrestate stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in un'operazione contro le cosche della 'ndrangheta della fascia ionica. I quattro, che secondo quanto si e' appreso operavano a livello regionale, sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, per contiguita' con la 'ndrangheta.


Gli arrestati sono ritenuti affiliati o contigui alle cosche della 'ndrangheta Morabito-Bruzzanti-Palamara, Maisano, Roda', Vadala' e Talia, operanti nel ''mandamento jonico'' ed in particolare nei comuni di Bova Marina, Palizzi, Bruzzano Zeffirio ed Africo. Lunghissima la lista delle accuse: associazione di tipo mafioso, concorso in associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, truffa aggravata, danneggiamento aggravato, procurata inosservanza di pena, frode in pubbliche forniture, furto aggravato di materiali inerti, crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, violazione delle prescrizioni alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, tutti aggravati dall'aver favorito un sodalizio mafioso.
Le indagini dei carabinieri hanno documentato le infiltrazione delle cosche della fascia ionica negli appalti per la realizzazione di importanti opere pubbliche. In particolare per l'ammodernamento della strada statale 106 e nella costruzione della variante stradale del Comune di Palizzi, l'organizzazione criminale ha condizionato tutte le fasi: dal ciclo del calcestruzzo, alle assunzioni, alle forniture di cantiere e alle procedure di sub appalto e nolo. Il provvedimento ha interessato dunque i dirigenti della societa' appaltatrice (Condotte d'Acqua) e dell'ente appaltante (Anas). 
 ''E' proprio un bellu lavuru''. Cosi' i parenti di Giuseppe Morabito, il boss della 'ndrangheta conosciuto come ''il Tiradritto'', annunciavano nel 2007 all'anziano capomafia, detenuto a Parma in regime di 41bis, l'appalto per i lavori di ammodernamento della statale 106 ionica ed in particolare la costruzione della variante al centro abitato del comune di Palizzi. Da allora i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno monitorato l'intervento parassitario della 'ndrangheta in ogni segmento dell'appalto. Dalle indagini e' emerso che le cosche di quella zona del mandamento ionico, confermando l'unitarieta' della 'ndrangheta, hanno superato tutte le rivalita' che in passato avevano dato vita anche a faide sanguinose e si sono suddivise gli ambiti di intervento, arrivando a federarsi tra loro con un apposito organismo direttivo denominato ''base'', presentandosi ai responsabili della societa' appaltatrice (Condotte d'acqua, con sede a Roma) come un unico interlocutore e coinvolgendoli nella gestione illecita dell'appalto. Dall'inchiesta, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, e' emerso come le cosche si siano infiltrate in ogni settore produttivo, imponendo le assunzioni, le forniture di tutto il materiale (persino la cancelleria per ufficio) ed i contratti di subappalto e nolo. L'infiltrazione era diretta, tramite l'impresa di famiglia I.M.C. di Costantino Stilo, ed indiretta ,tramite la D'Agu Beton, nella fornitura del calcestruzzo per l'ammodernamento della statale 106. Inoltre le cosche avevano la gestione di fatto dei lavori di movimento terra, appannaggio della Ati capeggiata dalla ditta Clar, e di gran parte delle maestranze impiegate nei cantieri. Inoltre, le cosche, attraverso dei prestanome imparentati congli affiliati, avevano monopolizzato l'intero ciclo del calcestruzzo, organizzando delle squadre per rubare gli inerti dalla fiumara Amendolea, produrre calcestruzzo di bassissima qualita', imporne l'uso anche se non rispondente al progetto, fatturarne falsi quantitativi e falsificare i risultati dei controlli. L'operazione, denominata ''Bellu Lavuru 2'' e' il seguito di un'operazione condotta nel giugno 2008 incentrata sui lavori di ammodernamento della statale 106 ionica.
Fonte ANSA , 11 gennaio 2012 ore 10:09

*** Volete altre notizie sul "Porto dei Nebrodi"? Sulla sentenza del CGA?  Non so se riuscirò a darvele domani. Intanto "buona serata". (cirosca)

2 commenti:

  1. Caro Dott. "Cirosca" se non si fà una legge anticorruzione, succederà la guerra civile, perchè quelle delle cricche, si stanno mangiando tutta L'Italia, buttiamoli in galera chi ruba.

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  2. Caro Prof. Cir. Sca. secondo Lei che dovrei fare, inorridire, perplimere (N.d.B.: rimanere perplesso/a, solo per 'u 'zu Caloriu), sconvolgermi oppure sbalordire?
    Nulla di tutto questo mi sfiora. In terra di inciuci solo chi non vuol sapere non sa e solo chi è beota (NdB: essere idiota, scemo), può credere che l'asino voli e che una gada d'appalto possa sempre essere vinta da onesti costruttori. Le gare d'applato sono cieche come la fortuna, non si sa mai a chi saranno favorevoli.

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