Sant'Agata Militello. Il porto e panorama del lungomare. |
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"Antonio M. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Sant'Agata Militello. Tre casi emblematici. Pulizi...":
Onestamente bisogna dire che l'amministrazione nulla può contro l'inciviltà di ALCUNI cittadini santagatesi. L'incivile che deve disfarsi di un sacchetto nei siti sopra citati non deve fare altro che accostarsi con l'autovettura senza neanche scendere, buttarlo dal finestrino lato passeggero ed andare via indisturbato. Certo l'amministrazione comunale dovrebbe cercare di combattere il fenomeno secondo il mio modesto parere in questi modi:
1) predisporre controlli più frequenti da parte del corpo di polizia municipale anche notturni e SANZIONARE ECONOMICAMENTE gli incivili;
2) bonificare giornalmente questi siti.
Per quanto riguarda l'immobile abbandonato in questione suppongo sia di proprietà di qualcuno e pertanto l'amministrazione comunale potrebbe emettere un'ordinanza simile a quella del comune di SANT’ANDREA DI CONZA (AV) reperita su internet, ord. n. 1/2010 prot. n. 3290 del 22.06.10 di cui riporto l'indirizzo internet http://www.comune.
Per quanto riguarda il lungomare concordo pienamente, quanti paesi o città in Sicilia o altre regioni possono permettersi due ville comunali di queste dimensioni, direttamente raggiungibili con il proprio automezzo? Provate a pensare un eventuale prolungamento della villa Falcone-Borsellino, della struttura con negozi che partirà dalla capitaneria di porto ricongiungendosi all'istituendo porto (almeno così mi è stato raccontato da amici santagatesi per quanto riguarda il progetto del porto E' VERO?) il tutto accompagnato da eventuali nuove strutture ricettive che porterebbero aumento dell'offerta dei posti letto e concorrenza nei prezzi. Giustamento chi investirebbe a S.Agata con la spiaggia ed il mare in queste condizioni?
Infatti mancherebbero altre tre cose per rendere S.Agata unica e bellissima:
1) abolizione nuova discarica;
2) spiaggia almeno con ghiaia come Capo d'Orlando;
3) acqua del mare pulita.
SE IL MIO E' UN SOGNO, CARI POLITICI DI DESTRA E DI SINISTRA DI S.AGATA, ALLORA SOGNIAMO INSIEME con il vostro impegno anche i sogni possono diventare realtà.
Se per voi non ci tenete fatelo almeno per i vostri figli e/o nipoti, per i concittadini ed anche per noi emigrati che amiamo ed ameremo sempre il nostro paese.
Saluti Antonio M.
Postato da Anonimo in Sant'Agata Militello. "L'altra informazione" il 27 agosto, 2010 10:04 "
Tra una cittadina con un megaporto attrezzato e delle belle ville ed una cittadina con un mare sempre pulito e un'ampia spiaggia di sabbia o ghiaia fine (e non quasi sempre sporca di fogna e con la spiaggia piccola e piena di sassi) cosa sceglierebbe il turista ? ...., naturalmente la seconda (si pongano piu spesso i nostri amministratori questa semplicissima domanda ) Giuseppe
RispondiEliminacredo proprio che non abbiamo interesse ad investire su S. Agata, tanto loro possono permettersi di villeggiare altrove, lasciando noi a barcamenarci tra i massi e la melma che galleggia in acqua. cari amministratoti grazie.
RispondiEliminaAd agosto ero di passaggio a S.Agata tornando da Capo D'Orlando dove ero stato ospite per alcuni giorni. Premesso che mi ero fermato un pò per nostalgia e per ritrovare e far vedere ai miei figli i luoghi della mia infanzia e adolescenza .....ho fatto benissimo ad andar via! Ho trovato il lungomare e la spiaggia in condizioni pessime, traffico e sistema viario confuso,urbanizzazioni di cattivo gusto con costruzioni poco credibili.... ma soprattutto uno squarcio su via Medici di fronte via Campidoglio: ma cos'è quella costruzione che scimmiotta l'architettura moderna? Che ne è della storia di questo paese, della memoria da conservare e trasformare? Il principio della modernità passa dall'equilibrio, dalla giusta valorizzazione del territorio e da progettualità che investono sul futuro (che per questo paese potrebbero essere essenzialmente di livello turistico oltre che agricolo e produttivo). Auguro a tutti gli abitanti di risvegliarsi dal torpore e cominciare a credere che tutto si può cambiare in meglio. Spero, se mai ritornerò un giorno, di vedere il paese dove sono nato in cndizioni migliori di quelle deludenti di questa estate 2010
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