23 gennaio, 2011

1291 - Sant'Agata Militello. I commenti dei santagatesi sull' "Ecomostro di piazza Duomo".


Ancora centinaia di foto alla campagna lanciata da Ecoradio e Legambiente insieme a Repubblica.it
Questa settimana nell'obbiettivo dei lettori soprattutto gli scempi all'interno dei centri urbani
Articolo tratto da "La Repubblica.it"
(Tutte le foto, comprese quelle di produzione cirosca, possono essere ingrandite cliccandoci sopra)
"Palazzi fatiscenti e box, non verde
di VALERIO GUALERZI
(1 novembre 2008)

ROMA - Da coste, parchi e montagne, lo sdegno dei lettori per gli scempi edilizi si sposta questa settimana soprattutto all'interno dei centri urbani. E' questo il filo conduttore delle tantissime nuove segnalazioni arrivate attraverso la campagna "Hai visto un EcoMostro?" lanciata da Ecoradio e Legambiente in collaborazione con Repubblica.it.
Edifici mai finiti lasciati in stato di abbandono in piena città; costruzioni assolutamente fuori scala e fuori contesto che cozzano come un pugno nell'occhio con il paesaggio urbano circostante;...... E' questo il genere di Ecomostri che i nostri lettori denunciano in maniera più massiccia negli ultimi giorni. Costruzioni spesso in piena regola dal punto di vista formale e regolamentare, ma che fanno a pugni con la bellezza e il buon senso. Oppure semplicemente scempi dovuti all'inerzia delle amministrazioni e alle lentezze della burocrazia.
"E' triste constatare come anche all'interno di città più o meno grandi, quindi sotto gli occhi di tutti - commenta Marco Lamonica di Ecoradio - riescano a nascere e a resistere al tempo scheletri di ecomostri. I quali oltre ad essere un pugno nell'occhio nascondono anche terribili insidie per lo stato di abbandono cui sono confinati..... "La messa in sicurezza se non l'abbattimento - sottolinea ancora Lamonica - sarebbe quantomeno una piccola dimostrazione di impegno da parte delle autorità locali".
Edifici fatiscenti e pericolosi sono foto-denunciati dai lettori soprattutto al Sud, da Napoli (la scuola abbandonata di Ponticelli e il palazzo dove nel 2005 un ragazzo di 14 anni) a Sant'Agata di Militello (dove sono in piedi da 30 anni) e Rocca di Caprileone, due comuni del messinese."   (Articolo tratto da "La Repubblica.it")
Ma non è tutto, continuo io: "Siamo nei primi giorni di giugno dello scorso anno. I Vigili del Fuoco vengono chiamati ad intervenire in piazza Duomo per eliminare una situazione di pericolo venutasi a creare per il crollo di calcinacci di un fabbricato. Intervengono e il Comune con un'ordinanza  chiude al transito le due vie interessate al crollo. Si tratta dell'"Eco-mostro" segnalato nel 2008 nell'articolo e nella foto di "La Repubblica.it".
Il 3 giugno 2010 anche il "Giornale di Sicilia" (vedi articolo in foto che potrete ingrandire per leggere meglio), racconta il "crollo" e la pericolosità del fabbricato. E il Sindaco Mancuso rilascia una "dichiarazione" incoraggiante. Sono trascorsi circa sette mesi (forse ne manca ancora uno per partorire qualcosa). Intanto i lettori di questo Blog che mi hanno sollecitato a "rispolverare" l'argomento e che ho fatto nel post n. 1288, commentano.... (cirosca)
I commenti dei lettori:
Scusate, ma tempo fa' se non sbaglio, per un semplice prospetto, appartenente ad un dipendente comunale "scomodo" non gli avevano imposto di intervenire immediatamente?? due pesi e due misure! come al solito questa amministrazione si contraddistingue, per trasparenza e democrazia!!  macchianera
20 gennaio, 2011 19:54

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Per quel rudere pericolante di Piazza Duomo le soluzioni sono due (n.d.r.: sono tre): 1) l'ingiunzione all'abbattimento del rudere agli attuali eredi, 2) abbattimento da parte del comune con rivalsa delle spese sugli eredi, 3)esproprio del rudere (a costo zero) e successivo abbattimento.
p.s. quel rudere pericolante vi è da piu di 40 anni e forse più.

Forse si smuoverà qualcosa solo con una denuncia alla protezione civile o ai vigili del fuoco (per pericolo dell'incolumita pubblica dato che dello schifoso impatto ambientale non gli importa a nessuno degli amministratori)  Giuseppe S.
21 gennaio, 2011 12:45
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La verità che tutti i Sindaci da Vicari a fresina, fabio e ultimo Mancuso non hanno avuto il coraggio di fare l'ordinanza di demolizione, sicuramente i proprietari hanno rapresentato e rapresentano nel tessuto sociale Santagatese, importanza Politica.  Ettore
21 gennaio, 2011 14:12  
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E' una vergogna in pieno centro cittadino!
Cosa aspettate amministratori e Consiglieri di minoranza, che possa succedere qualche disgrazia?
Fate tutti finta di niente?
Abbiamo capito..   Palermo
21 gennaio, 2011 14:16
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Perchè i Consiglieri di minoranza che sono attenti a tutto, non sono stati in grado di fare un'interrogazione?
Fra di loro non si pestano i piedi? Enzo C.
21 gennaio, 2011 15:05
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la minoranza non farà mai questa interrogazione. il motivo lo sanno tutti ma nessuno lo dice (e manco io). rigoletto
21 gennaio, 2011 16:44
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Rigoletto, i Consiglieri di Minoranza hanno dimostrato serietà, in questi anni di mandato nn hanno guardato in faccia nessuno, forse il problema gli è sfuggito.
Sono molto impegnati su tutti i campi dall'ato, Rifiuti, e mettere sotto i raggi x l'attività amministrativa, che si è dimostrata ballerina su tutti i punti di vista. Aldo
21 gennaio, 2011 17:12 
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La pericolosità di quell'edificio è pazzesca , chiunque lo può constatare 4 piani costruiti su un edificio già esistente realizzato con le pietre di fiume ed appartenente alla vecchia sant'agata....possibilmente nn avrà le fondamenta.... la sua presenza decennale li continuerà ancora poichè uno degli eredi fa parte dell'amministrazione comunale....quindi 2+2 fà 4.......VERGOGNA S.AGATA MILITELLO (Enzo)
22 gennaio, 2011 09:55
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Perchè nn si realizza un bel posteggio?
Queste sn proposte. Nunzio
22 gennaio, 2011 12:55
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Di edifici come questo ce ne sono tanti a Sant'Agata, solo che negli altri casi hanno fatto in tempo a sistemare l'esterno ed a venderli e gli acquirenti sono convinti di vivere in case antisismiche. Se ricordo bene l'edificio in questione è sotto sequestro, anche se fino a poco tempo addietro era presente al piano terra una attività commerciale riferibile ad un consiglirere comunale passato e presente. La soluzione è presentare un esposto al sindaco e per conoscenza alla protezione civile ecc. per l'elevata pericolosità, infatti quotidianamente si staccano piccole parti di calcestruzzo. Pippo R.
22 gennaio, 2011 18:47
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L'edificio chiaramente abusivo è costruito a suo tempo in barba a tutte le leggi non solo sismiche ma anche delle più elementari norme edilizie(ben 4 piani e cinque solette costruite sul mure antichissime in pietra senza fondamenta - con pilastri sigh ! che partano dal terzo piano).
Qualunque altra ammnistrazione seria e civile avrebbe fatto abbattere il rudere gia da decenni, ma siamo a S.Agata. la soluzione è solo una: la completa demolizione del rudere da parte degli eredi (che rimarebbero proprietari del terreno)su ingiunzione del comune, oppure se fallisce, la demolizione da parte del comune con rivalsa per le spese sui proprietari. Oppure ancora l'esproprio forzato (in questo caso il terreno passerebbe al comune che lo potrebbe utilizzare o rivendere coprendo i costi della demolizione). In questa situazione non puo rimanere (potrà succedere domani o tra 30 anni , ma alla prima scossa di terremoto il rudere crollerà magari uccidendo qualcuno, e a quel punto sarebbero guai per i proprietari e per il comune assente). Che si faccia un'ordinanza affinche entro un periodo fissato di tempo tutti gli edifici come questo vengano demoliti oppure si trovi un accordo con i proprietari con soluzioni che non ricadino sulla collettivita.
22 gennaio, 2011 19:07  Giuseppe S.
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In un paese civile, chi amministra, deve far rimuovere le situazioni di pericolo.
Tutti gli amministratori che si sono succeduti non hanno fatto nulla, per quale motivo non hanno fatto l'ordinanza?
I vigili urbani hanno fatto mai delle segnalazioni sulla pericolosità dell'immobile?
La cosa paradosale che il Giornale La Repubblica ha publicato questo scempio, e i nostri amministratori, fanno finta di niente. Natale
23 gennaio, 2011 12:24 
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In pieno centro quel rudere, se fosse stato a capo d'orlando, Cefalù o Taormina, tre località turistiche Siciliane, dove si fà turismo seriamente, i Sindaci protempore avrebbero fatto l'ordinanza di demolizione per pubblica incolumità. ezio
23 gennaio, 2011 14:18

11 commenti:

  1. Sindaco la facciamo questa ordinanza?
    Diamo dignità al centro storico santagatese.

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  2. Mi domando ma quando lo stavano costruendo i nostri amministratori i vigili urbani, cosa facevano dormivano?

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  3. Magari guardavano dall'altra parte, poi hanno girato la testa e si sono accorti dell'abuso, facendo bloccare i lavori, ma dimenticandosi di fare demolire il tutto.
    Ma da qunato tempo è li?

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  4. Soluzione pratica proposta, senza falsi moralismi:
    proporrei d'accordo col comune di obbligare la proprietà a scegliere tra una demolizione coatta oppure cedere l'immobile a qualcuno che lo riqualifichi.
    in presenza di un accordo col comune sulla destinazione e su un'approvazione del progetto esecutivo veloce e senza intoppi, sono disponibile ad organizzare una cordata che acquisti e ristrutturi l'immobile per farne un BeB.
    così ci guadagnano tutti:
    proprietà che incassa poco ma qualcosa
    comune che non anticipa i soldi della demolizione e si evita una causa
    cordata che fa un buon affare immobiliare
    cittadinza perchè si riqualifica la piazza e si crea qualche lavoro (sia nella costruzzione sia nella gestione della struttura).
    gradirei suggerimenti su chi è l'attuale proprietà e chi è in comune la persona giusta per parlarne concretamente

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  5. credo, ma mi posso sbagliare dato che non sono
    un tecnico, che se ci fosse stata una ditta costruttice disposta a rilevare l'immobile per poi demolirlo e costruire si sarebbe gia fatta avanti da decenni. Se cio non è avvenuto evidentemente non hanno nessuno interesse sia per motivi legali (immobile sotto sequestro) sia perche credo che forse gli attuali proprietari siano stati troppi esosi nelle loro richieste (non possono certo chiedere in cambio un appartamento o un locale commerciale dato che al massimo si potranno costruire un appartamento per 3 piani, ma solo la differenza tra il valore del terreno e le spese pr la demolizione) E' meglio comunque che gli
    attuali proprietari (ed il comune)
    si diano una mossa perche, al di la dello schifo di impatto ambientale, prima o poi qualche muro cadra facendo danni alle cose ed alle persone e per loro saranno seri guai civili(risarcimento) e legali.

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  6. Gentile lettore an, mi mandi una email regolarmente firmata con nome e cognome, con indirizzo e un numero di cellulare. La contatterò personalmente per fornirle le informazioni che lei richiede ai lettori e che io posso tranquillarmente darle ma non in rete e sul Blog.

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  7. Ma i comuni non possono chidere la demolizione coatta onerosa per gli edifici pericolanti, fatiscenti o semplicemente abusivi?

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  8. Caro Davide, concordo in pieno. E per giunta questo rudere è tutte e tre le cose : PERICOLANTE, FATISCENTE ED ABUSIVO ...

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  9. caro cirosca se vorrò avere i dati provvederò a contattarla riservatamente.
    in ogni caso per rendere economica la conversione il prezzo di acquisto dovrebbe essere pressochè simbolico. ciò grazie alla collaborazione del comune che dovrebbe mettere un aut aut alla proprietà (vendi a niente o demolisci/fai lavori a tuo carico). lo sviluppatore che ci mette i soldi e la faccia con la banca dovrebbe avere una convenzione di favore dal comune.
    in ogni caso il fatto che l'immobile sia sequestrato (non lo sapevo) rende vana la mia proposta.
    nessuno, ancorchè il ritorno economico vi sia, si mette in un ginepraio in cui i tempi e la burocrazia non sono chiari e lineari.
    detto ciò concordo con chi sostiene che serve un atto di forza da parte del comune che procedda alla demolizione coatta.
    nei paesi (comuni) normali se cade un calcinaccio da un cornicione escono i vigili fanno un verbale alla proprietà ed intimano in x giorni di provvedere a sistemare la sistuazione rimuovendo le cause del pericolo.
    da noi evidentemente i vigili (il cui numero se sommato agli ausiliari è sovrabbondante) non conoscono tale norma (oops dovere)... an

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  10. Noto con dispiacere come, malgrado l'ecomostro sia sotto l'occhio di tutti da diversi decenni, nessuno e dico nessuno dei consiglieri (sia di maggioranza ed ahime anche dell'opposizione) abbia fatto finora, vista l'apatia e l'inerzia di chi governa al comune, una interrogazione affinche venga messo all'ordine del giorno e si discuta in Consiglio comunale di questo annoso problema (e di chi è questo ecomostro ? ... manco fosse di Berlusconi...)

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  11. Vorrei postare questa ordinanza del 2010 del sindaco di Recalmuto
    " Diffida ad adempiere con necessari ed urgenti interventi manutentivi, onde scongiurare pericoli per la privata e pubblica incolumità.

    Si informa che è operativa una task force congiunta, composta da tecnici e vigili urbani del Comune di Racalmuto, per monitorare i quartieri del Centro Storico e diffidare i proprietari degli immobili a rischio crollo ad intervenire con somma urgenza.

    Si fa presente altresì a tutti coloro i quali sono in possesso di edifici che, in qualche modo possono costituire pericolo per la pubblica incolumità che non è necessario attendere diffide od ordinanze da parte del Comune, per intervenire nei fabbricati privati che destano particolari preoccupazioni di sicurezza, relativa alla loro stabilità.

    Basta, in questi casi, produrre una perizia tecnica di parte, attestante lo stato di pericolo di crollo o di distacco di parti di fabbricato, con relativo progettino di pronto ed immediato intervento da depositare al Comune, per poter intervenire immediatamente.

    Con una semplice dichiarazione di inizio attività, così come prevista dalle vigenti leggi in materia urbanistica, non è necessario attendere alcuna autorizzazione da parte del Comune.

    Per snellire le procedure burocratiche, si consiglia di consegnare l’incartamento relativo al pronto ed urgente intervento, indirizzandolo al Sindaco, nella qualità, non solo di Capo dell’Amministrazione, ma anche di Ufficiale di Governo e Responsabile della Protezione Civile.

    Si precisa altresì che la responsabilità del mancato intervento di messa in sicurezza di qualsiasi immobile privato è del proprietario.

    Con la presente comunicazione e diffida di carattere generale, si vuole informare la cittadinanza tutta, che corre l’obbligo per i proprietari degli immobili pericolanti, di intervenire con urgenza, senza necessariamente attendere diffide od ordinanze da parte del Comune di appartenenza.

    Le ordinanze da parte del Comune, infatti comportano, in caso di inottemperanza ed inadempienza anche delle sanzioni penali.
    Pertanto, anziché attendere notifiche di eventuali provvedimenti coercitivi da parte degli organi tecnico-burocratici, preposti alla repressione di eventuali inosservanze di legge, è meglio prevenire l’emanazione di qualsivoglia atto di diffida o di ingiunzione, producendo al Comune una semplice comunicazione relativa all’intervento manutentivo con allegata l’indispensabile perizia tecnico-illustrativa.

    Nella speranza che la presente lettera sia chiara nei suoi contenuti, ad ogni buon conto si ribadisce che la responsabilità per eventuali comportamenti omissivi, relativi ai mancati interventi manutentivi, relativi ad immobili di proprietà privata, ricadono del tutto esclusivamente sui proprietari che, in caso di incresciosi eventi, sono punibili penalmente e civilmente.

    Pertanto non è necessario e del tutto legale attendere provvedimenti da parte del Comune, per intervenire sugli immobili a rischio e pericolanti, basta soltanto comunicare al Comune l’inizio lavori, unitamente ad una perizia tecnica. "

    Salvatore Petrotto

    sindaco di Racalmuto

    mi domando ...e cosi difficile fare la stessa cosa a S.Agata ?

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