01 marzo, 2011

1337 - Sant'Agata Militello. Un lettore "ignorante" mi scrive: "invece di cirosca.it non cambia il sito in maniaci.it, visto che...."

Con questo "post" desidero rispondere a qualche lettore e precisamente anche a quello che, tra l'altro, mi scrive:
"invece di cirosca.it non cambia il sito in maniaci.it, visto che lei era in aula perché non dice che la minoranza in  tutte tranne in quella dei taix ha fatto floop ...." . Si è firmato con un nome e iniziale di un cognome che non merita di essere riscritto e che ritengo "fasullo".
Orbene, evidentemente questo tizio o non era in aula o sta facendo o cerca di fare "un comunicato stampa" alterato, oppure era "alticcio" e non ha capito un "caiser".

Non ho scritto il resoconto del consiglio comunale perché, a priori, pensavo  di non potere dare informazioni chiare per la maggior parte dei lettori. E allora per coloro che non sanno leggere o "interpretare" ciò che scrivo, ho messo in rete le risposte che Maniaci mi ha dato in una "domenica" che potevo benissimo dedicare alla famiglia, alle mie letture preferite, anziché al Blog e ai suoi lettori.
 I consiglieri di minoranza, Maniaci in testa, stanno lottando nell'interesse dei cittadini, dei più deboli e perché no, nell'interesse dell'attuale amministrazione,  per evitare che commettano ulteriori danni ( a volte involontari) e anche nell'interesse degli stessi impiegati e pseudo dirigenti e/o capi-area, capi-settori, ecc. (chiamateli come volete).
Tempo fa, in un altro post, avevo appena accennato a ciò che il nostro grande scrittore conterraneo, Leonardo Sciascia, aveva scritto nel romanzo "Il giorno della civetta" .
Mi sovviene e lo cito nuovamente perchè ho letto recentemente qualcosa che mi preoccupa e molto.
Sciascia scriveva: «L’umanità la divido in cinque categorie: gli uomini, mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, chè mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre».
Tutto questo potrebbe, oggi, diventare superato se si dovesse verificare ciò che  il futurologo e tecnologo Andy Kessler  ha scritto di recente nel volume «Eat People», vero e proprio manuale di cannibalismo, che già dal titolo invita a mangiare e divorare professionisti e lavoratori, che la tecnologia prorompente farà diventare inutili.
 Un peso morto per la società e il business. Una carneficina di attività manuali e intellettuali, lavori fecondi di alta tradizione e lignaggio diventeranno superati.
 Secondo Kessler la tumultuosa marea montante di tecnologie farà scomparire categorie benemerite di professionisti: agenti di viaggio, medici, radiologi, avvocati e penalisti, farmacisti, agenti di cambio, notai.
Tra qualche anno, a suo dire, quelle descritte saranno attività arcaiche, depositate nelle catacombe della memoria, come è avvenuto per gli spazzacamini, i ciabattini, i bigliettai d'autobus, i cardatori di lana.

Si prospettano due categorie di lavoratori:
-  creatori, quelli che inventano, aumentano la produttività, creano innovazione e ricchezza;
-  servi, quelli che possono esseri sostituiti da un computer, che si dividono in utili e inutili.
Questi ultimi (gli inutili) comprendono cinque gruppi destinati alla scomparsa:
ciondoloni, superciondoloni, viscidi, spugne e ladri.

Ai primi due settori appartengono - con diversa gradazione - gli addetti a classificare carte e apporre timbri.
I viscidi lubrificano i meccanismi dei sistemi finanziari; le spugne configurano professioni e lavori a numero chiuso, i quali «succhiano» i nostri soldi; ladri quelli che esercitano a favore di aziende che godono di monopolio.
Sono questi gli scenari provocati dall'imperio crescente della tecnocrazia e dall'idolatria del presunto efficientismo?
Personalmente non mi rassegno a un avvenire meramente meccanico-informatico (anche perchè non riuscirò a vederlo e a godermelo). Credo, invece e ancora, nella sopravvivenza selettiva delle idee, ricordando l'affermazione del sociologo Scannagatta: «I giovani grazie alla tecnologia dispongono di un eccesso di prospettive, ma nessuna ha la forza di un progetto».
Ma per chi ho scritto questo post?
Quanti saranno quelli capaci di aver resistito alla tentazione di chiudere senza leggere  fino in fondo?
Forse solo i lettori più intelligenti e colti e che, in quanto tali, sappiano prendere subito e per il futuro della nostra comunità, i provvedimenti ritenuti più efficaci e migliori, mettendo in un cantuccio gli interessi dei pochi.
A buon intenditor.....poche parole.... (speriamo bastino).


3 commenti:

  1. Grande professore! Chi ha scritto quel commento è sicuramente un piglia....lo
    Giovanni

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  2. Sig. Scaglione lei cita Sciascia, che ha classificato l'umanità in cinque categorie, se lei mi autorizza, ne volevo aggiungere una, quella dei camerieri, visto che in questo paese si stanno proliferanno.
    Cmq sono finiti gli uomini veri, quelli con le palle, lei mi permetta ne ha da vendere.

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  3. sig, guido mi ha anticipato, anche io penso che in questo paese vi è un proliferare impressionante di camerieri, si vede che hanno perso il senso della dignita', tanto da non rientrare neanche nela casistica di sciascia, che di umanita' certo se ne intendeva!
    macchianera
    p.s.
    se il sig. maniaci avesse voluto un blog , credo che certamnte lo avrebbe creato!

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