09 aprile, 2010

Sant'Agata di Militello. Parco degli Ulivi, il Comune ha deciso di cederlo a un privato. Ma tre consiglieri di minoranza (Maniaci, Puleo, Carrabotta) rifiutano la decisione.

Il Parco degli Ulivi, intitolato a lord Baden Powel (fondatore dello scautismo mondiale) e situato in via Cernaia, versa in condizioni di degrado. L’amministrazione comunale sta pensando di venderlo a privati ai fini di una valorizzazione dello stesso. I consiglieri di minoranza Calogero Maniaci (capogruppo Udc), Calogero Carrabotta (capogruppo “Riscattiamo S.Agata”) e Giuseppe Puleo (capogruppo Pd) difendono la valenza della struttura e rifiutano la decisione, da parte dell’amministrazione comunale, di vendere “l’unica area verde in una zona in corso di intensa edificazione, che adeguatamente attrezzata sarebbe il fiore all’occhiello del patrimonio comunale”. Sottolineano: “sulle scelte più importanti per la città, come la destinazione del patrimonio comunale, è necessario confrontarsi anche con la Minoranza”. E ancora: “non vorremmo che il Parco degli Ulivi diventi una cartolina in bianco e nero, sostituita magari da un nuovo quartiere residenziale”. E criticano l’amministrazione comunale per non avere effettuato una manutenzione regolare su “un bene già costato all’ente circa un milione mezzo di euro”, per evitare che raggiungesse tale stato di degrado. (continua a leggere cliccando su "Ulteriori informazioni")
Il sindaco Bruno Mancuso precisa, innanzitutto, che “si parla di valorizzazione di un bene importante nel centro urbano e non di alienazione, concetto completamente diverso”. “Significa - spiega - che un privato lo può acquistare per fare uno zoo, un parco, un centro di ricerca. Così com’è, di sicuro non va bene, perché è un bene inutilizzato dalla cittadinanza e difficile da gestire da parte del comune. Quindi, abbiamo deciso di proporre una forma di valorizzazione al consiglio comunale, che poi deciderà cosa farne”. Mancuso, altresì, evidenzia:  “il consiglio comunale è sovrano in queste scelte, non ratifica decisioni del sindaco o dell’amministrazione. Sono proposte che l’amministrazione fa e sulle quali, in grande democrazia, il consiglio comunale, organo eletto dai cittadini, decide”. E conclude: “la proposta è nata perché il Parco degli Ulivi è un contenitore in questo momento vuoto. Non ci sono strutture, non viene utilizzato e né l’amministrazione comunale ha le risorse necessarie per poterlo utilizzare”. Il Parco degli Ulivi fu inaugurato nell’estate 2001, sotto l’amministrazione Fresina, in esecuzione di un progetto avviato dall’ex sindaco Lillo Fabio. Al suo interno, si innalza una passerella in legno, che fa da fondale all’anfiteatro e si estende per diversi metri, intervallata da piccole cupole. La passerella, costata svariati milioni del vecchio conio, vittima delle intemperie e dei vandali notturni, è ridotta ai minimi termini. Nel 2004, il sindaco Mancuso ordinò la chiusura del Parco per motivi igienico-sanitari. Poi, nel 2007, un gruppo di studenti dell’Itcg, in collaborazione con la Soat 8, effettuò alcune esercitazioni nell’area verde, nell’ambito di un progetto didattico-educativo. Nel 2008, la Fondazione Mancuso, d’intesa con il Comune, aveva pensato di coinvolgere il gruppo scout nella manutenzione del verde. Ma, le iniziative non ebbero seguito e il Parco venne nuovamente chiuso.

Cinzia Scaglione

Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata

2 commenti:

  1. ricordo agli amici che questo benedetto parco degli ulivi oltre a costarci un milione e passa di euro non può essere collaudato poi vi ricordo che un recente appello al tar a disposto che il comune di sant'agata deve dare alla curia ben 640.000,00 euro ma quanto ancora ci deve costare sto parco degli ulivi...i consiglieri di minoranza invece dovrebbero dire di vendere questo parco e con il ricavato risanara parte del debito e l'altra parte sistemare le altre parte di verde che esistono a sant'agata

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  2. Caro anonimo del post precedente vedo che sei ben informato sulle vicende di questo parco.... ma perchè non ti fai promotore di una petizione per vendere la villa Bianco?! Magari qualcuno ci tira su qualche alberghetto o qualche villetta?! Vedi, a santagata c'è un problema di cultura... siamo amministrati da gente che non hanno la più pallida idea di cosa voglia dire voler bene al proprio paese. Diciamo al Sindaco di vendere tutto quello che può e poi sì che staremo bene! Giovanni

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