Attendono ancora il pagamento dello stipendio di marzo gli oltre 180 lavoratori della Nebrodi Ambiente, società consortile che si occupa dei servizi ecologici nel comprensorio per conto dell’Ato Me 1. “Siamo di nuovo nella stessa situazione di prima - afferma il lavoratore Mario Giuffrè (nella foto) – non ci è stato corrisposto il salario di marzo e sta per maturare anche quello di aprile. C’è un generale malcontento tra i lavoratori, stanchi di assistere sempre allo stesso spettacolo e ormai esasperati. Molti hanno delle scadenze da pagare e non sanno come fare”. Naturalmente, con senso di responsabilità, al momento i lavoratori restano in attesa di eventuali sviluppi positivi, non intendono creare nuovi disagi alla collettività.
Ricordiamo, infatti, che a causa del contenzioso tra Ato Me 1 e Nebrodi Ambiente (che rivendica il pagamento dei debiti pregressi maturati dalla società d’ambito), pochi mesi fa, quest’ultima aveva interrotto il servizio, intenzionata a rescindere il contratto. Alla fine, però, è stato raggiunto un accordo e l’emergenza è rientrata. “L’Ato attende il pagamento delle bollette, con scadenza il 28 aprile, da parte degli utenti, per girare quanto possibile del ricavato al gestore del servizio – sottolinea Giuffrè – ovviamente, deve anche pagare la discarica. Ma, nel frattempo, la ditta potrebbe anticipare il pagamento degli stipendi ai lavoratori. Degli obiettivi importanti, recentemente, sono stati raggiunti grazie alla nuova intesa conseguita tra le parti. Adesso, non avrebbe senso rovinare tutto”. Giuffrè si chiede anche se i sindaci siano al corrente del mancato pagamento agli operatori dello stipendio di marzo. E riferisce che “i lavoratori sono attualmente in attesa di riscontri positivi. Ma, se questa attesa si protrarrà ancora per molto, saranno costretti ad adottare le azioni necessarie a tutela dei propri diritti.
Cinzia Scaglione
Leggi il comunicato stampa del capo-gruppo UDC, Calogero Maniaci. (Clicca su "Ulteriori Informazioni")
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Non riteniamo di dover condividere la decisione del Sindaco di abolire tre delle quattro isole ecologiche presenti sul territorio comunale.
È una assurdità pensare di recuperare la fiducia degli utenti mediante la riduzione delle isole ecologiche e mediante una politica di minaccia dei trasgressori. Non siamo per la tolleranza nei confronti degli utenti che non rispettano le regole ma non possiamo essere d’accordo con chi pensa di continuare ad assecondare l’incapacità dell’ATO di garantire un servizio efficiente rivendendone il servizio contro gli interessi dei cittadini.
Di fronte al calo di fiducia sul servizio il Sindaco vuole trasformare i cittadini-utenti in operatori ecologici costringendoli a conferire in un unico luogo periferico e solo per quattro ore al giorno che coincidono le ore in cui la stragrande maggioranza dei cittadini si trova al lavoro, e trasformando i vigili urbani in agenti segreto.
A nostro avviso l’Amministrazione non riesce a fare proposte valide all’ATO che vadano nella direzione di stabilire dei sistemi premianti ed incentivanti per i cittadini. Le isole ecologiche vanno mantenute e soprattutto potenziate nel senso di migliorarne la qualità prevedendo dei siti adeguatamente attrezzati, recintati e video sorvegliati.
Non si possano sottoporre i cittadini a continue vessazioni, per le bollette, per la discontinuità del servizio ed ora anche togliendo loro la possibilità di conferire nelle isole ecologiche.
Sant’Agata Militello 19.04.2010
Il CAPOGRUPPO UDC
Calogero Maniaci
Calogero Maniaci
Le due foto sono state scattate oggi nei pressi del sottopasso ferroviario di contrada Giancola.
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