09 febbraio, 2012

Sant'Agata di Militello. Vorrei capire qualcosa di più sull'ATO Me1.


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Vorrei cercare di capire qualcosa di più sull'ATO ME1 e come me molti miei lettori e tutti i cittadini interessati al servizio che questo "carrozzone" dovrebbe espletare o far espletare a costi accettabili e con la maggior efficienza possibile. Me lo vogliono spiegare "in seduta congiunta" e in maniera comprensibile anche ai miei lettori (Zu Peppe compreso) i consiglieri Barbuzza (di maggioranza) e Maniaci (di minoranza) che si sono interessati da lungo tempo alla "questio" e che dovrebbero capirci un pò più di me, visto che sono sicuramente in possesso di informazioni che io non ho?
Gli altri consiglieri sono medici, avvocati, ingegneri, geometri, applicati di segreteria, normali impiegati, imprenditori, che, come me "nenti capiscinu" e "nenti vonnu sapiri e capiri". O forse, come me, vorrebbero non parlare. E si! Perchè, per continuare a vivere "felici e contenti" basta "ignorare" e "non fari nenti". E m'è scappata pure la rima!
 Magari invitiamo anche al "consulto" il sig. "Riciclo" perchè poi lo vada a riferire ai suoi "capi".
Prima però leggiamo insieme la Tabella riassuntiva che fa parte degli allegati alla "Delibera della Corte dei Conti", recentemente emessa, e inviata per conoscenza ai Sindaci-soci e ai liquidatori (Ma picchì a santaiata 'nto nostru Atu, sunnu trini - comu a santissima trinitade -  e non unu e picchì sunnu 'i stessi vecchi amministratura? Il/i liquidatore/i-controllore/i di una Società in liquidazione contemporaneamente controllore/i e controllato/i. Booh!   ..... "Misteri della fede" non secondo l'apostolo Matteo e neanche secondo Giovanni, ma secondo gli "apostoli" Sindaci. E Totò, il comico, direbbe: "E io pago! ...."
Dunque .... dunque... :
ATO ME1
Risultato d'esercizio: La società è costantemente in perdita d'esercizio,
 nel 2007  a -85.178,00, nel 2008 a -4.441,00 euro e nel 2009 a -21.972,00 euro.
Costi della produzione: nel 2009 ammontano a 16 milioni di euro con un incremento di circa 2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Costi per i servizi: idem a quelli di produzione (NdB: per 'u Zu Peppe: Alchimia dei bilanci che mi viene difficile spiegarle. Meglio potrebbero fare il commercialista Domenico Barbuzza e il Dott. Calogerino Maniaci)
Costi del personale alle dirette dipendenze della società: Il costo per il personale è aumentato, così come per il numero dei dipendenti: nel 2009 la spesa si è attestata a circa 498.000,00 euro, mentre nel 2008 a circa euro 427.000,00 e nel 2007 a quasi 370.000 euro (dovrebbe trattarsi di personale amministrativo che sta dietro la scrivania giacchè il personale operaio per la raccolta dei rifiuti viene retribuito dalla ditta o dalle ditte appaltanti. Sarei curioso di conoscere a quanto ammonta o ammonterà dopo la redazione dell'ultimo bilancio 2010-2012 , NdB.)
Debiti: Il montante complessivo del debito (circa 59 milioni di euro) è aumentato nel 2009 di circa 11 milioni di euro rispetto al 2008 (quasi 48 milioni di euro)
Crediti: I crediti del 2009 sono stati di circa 58 milioni di euro con un incremento rispetto al 2008 (quasi 48 milioni di euro).
Compensi percepiti dagli organi di amministrazione e controllo nell'nno 2009: 
Nell'anno in considerazione gli emolumenti spettanti agli amministratori ammontano ad euro  103.374,00 mentre per il collegio sindacale ad euro 41.496,00.
Ulteriore considerazioni sulla gestione 
(sempre a detta della Corte dei Conti, NdB):
La significativa situazione creditoria della società è da ricollegarsi alla applicazione della TIA a carico dei singoli fruitori del servizio che, in molti casi, non è stata riscossa, il costo del servizio non corrisposto dai Comuni, ha comportato crisi di liquidità per la società d'ambito: infatti diversi Comuni-Soci hanno contestato la fatturazione del servizio effettuata dalla società d'ambito, in particolare hanno ritenuto non dovuta l'IVA sulla TIA, e pertanto hanno attivato un rilevante contenzioso sul punto astenendosi, altresì, dal pagamento.
Nel 2009, solo l'accesso al secondo fondo di rotazione e la concessione delle anticipazioni da parte della Regione ha permesso un miglioramento della performance della società. Tali finanziamenti sono stati appostati in bilancio quale debito finanziario. (NdB: Vorrei anche capire chi dovrebbe poi pagare questi debiti. I comuni soci, soprattutto quelli che sono di maggioranza in capitale quali Sant'Agata di Militello, Capo D'Orlando e Rocca di Caprileone elencati in ordine di investimento e di azioni? Se così fosse allora li dovremmo, in seguito, pagare noi cittadini ed in proporzione maggiore i santagatesi. Grazie Bruno!).
*** Tutto il resto nel prossimo post. Andate a leggere anche quanto scritto nell'altro mio Blog:  Cliccate sul titolo sottolineato "L'Altra Informazione_2"  per aprirlo.
"Ma il bello deve ancora venire!", disse qualcuno. Vero signor Riciclo? Dovresti ricordarti qualcosa o no? (cirosca)
Commenti interessanti dei lettori:
Sig. Cirosca segnalo a quanti sono interessati la lettura di un articolo interessante a proposito degli ATO
http://www.dirittodeiservizipubblici.it/articoli/articolo.asp?sezione=dettarticolo&id=463
Calogero P. 
*** Per agevolare i lettori che non vogliono leggere tutto "il pappardello" estrapolo ed evidenzio le parti essenziali. Le altre parti sono accessibili attraverso il link segnalato.
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[.....] Il Tar di Catania, infatti, respingendo il ricorso presentato dalla società d’ambito “EnnaEuno” avverso le delibere dei Comuni di Gagliano Castelferrato e Nissoria attraverso le quali i rispetti Consigli comunali hanno approvato un progetto tecnico ed economico per il servizio di raccolta dei rifiuti e conferimento in discarica difforme rispetto a quello proposto dalla medesima società d’ambito, ha indirettamente legittimato l’operato di detti Comuni nell’approvazione delle rispettive articolazioni tariffarie sottese all’imposizione della TARSU/TIA. 
A conferma di ciò, resta insuperata, per eloquenza e chiarezza, una sentenza della Corte dei Conti[8] con la quale il Sindaco del Comune di Tivoli, socio unico di “Acque Albule SpA”, viene condannato per mancato esercizio di azione sociale di responsabilità nei confronti di amministratori della società, resisi responsabili di comportamenti illegittimi ed illeciti, nonché della violazione delle regole di gestione (efficienza, economicità ed efficacia) cui deve uniformarsi l'azione di qualsiasi amministrazione pubblica. Del tutto identiche sono le conclusioni cui perviene la medesima Corte dei Conti[9], ad avviso della quale “l’ente locale è responsabile delle irregolarità contabili delle proprie partecipate, sulle quali è tenuto a svolgere un attento e costante controllo, per impedire l’utilizzo di risorse in modo non conforme ai criteri di sana e gestione che possono causare squilibri sul bilancio dell’ente”. In altre parole, ciò significa che in presenza di segnali gravi e certi – come ne caso di numerose società d’ambito siciliane - che indicano pressanti difficoltà economico-finanziarie, pregiudizievoli al regolare funzionamento di una società partecipata, il Dirigente del settore comunale competente in uno al Sindaco, hanno il dovere di vigilare sull'andamento della relativa gestione, nonché l'onere di intraprendere tutte le iniziative in loro potere, utili per agevolare al meglio il ripristino della normale e corretta gestione societaria, con la messa in atto degli idonei rimedi correttivi. 

Tale norma conferisce ai comuni il potere-dovere di articolare un piano tariffario finalizzato ad una distribuzione del peso fiscale tra i cittadini amministrati sulla base di un calcolo che tiene conto delle diverse categorie di contribuenti nel rispetto, peraltro, del principio comunitario del “chi inquina paga”[16]. 

Questo non comporta però che i Comuni soci, e di riflesso i cittadini contribuenti, debbano accettare anche  l'imposizione di un costo del servizio ingiusto, anche perché le tariffe della TARSU/TIA, devono essere calibrate, secondo quanto previsto dalla citata normativa di riferimento, sugli effettivi costi del servizio reso e non rapportate, di fatto, (come del resto traspare dai bilanci di numerose società d'ambito siciliane) all'esigenza di sopperire agli oneri economici correlati alla marcata e condizionante utilizzazione di personale in esubero; modello di governance che non appare conforme alla volontà del legislatore di far gravare sull'utenza solamente gli oneri effettivi del servizio (determinati sulla base di reali e dimostrabili oneri d'impresa, in funzione del servizio concretamente assicurato) e non anche oneri diversi e, latu sensu, assistenziali, non coerenti con gli ordinari canoni di un equilibrato esercizio d'impresa (e che dovrebbero trovare, quindi, altre fonti di copertura)[20].   "
*** E adesso cari amici amministratori, sindaci, società, liquidatori, beccatevi anche questo e altro!
... E qualche  legale che conosce bene la legge sa dirmi cos'è "la notitia crimis" e se chi di competenza, venutone a conoscenza, deve o meno agire, indipendentemente da eventuali denunce? E se poi ci sono denunce? Io ho solo reminiscenze di "Legislazione scolastica" e nient'altro. (cirosca)



6 commenti:

  1. e mi chiedeva, tra l'altro, nel post "Sul Vangelo secondo...."
    "..... dove stanno i sig.ri togati...? che nei bei tempi del lontano 1990 hanno fatto quantomeno un pò di pulizia su tutto lo schifo che si annidava tra mafia, giustizia e potere politico...? dove stanno adesso quei giudici alla Tonino di Pietro che comunque anche se a qualcuno può anche non piacergli, ma di fatto ha dato una svolta significativa all' onestà e fatto pulizia sociale per questo paese Italia..? e allora che si sveglino le Procure Generali locali soprattutto quella di Patti e di Messina.. poichè non vogliamo e non possiamo pensare che esistano anche delle invisibili collusioni tra poteri poilitici, poteri dei giudici e i .... perchè veramente siamo ormai stanchi... no ne possiamo più.. vogliamo giustizia e libertà sociale ancor prima di quella Morale.. " (NdB: Rispondo ora col mio commento successivo)

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    1. Carissimo lettore Macchianera, tranquillizzati, vedrai che prima o poi qualche novità ci sarà. Abbiamo perduto la fiducia nei politici, non possiamo e non dobbiamo perderla sugli organi che ci tutelano, ci difendono e ci assicurano libertà, giustizia e democrazia. Mi risulta che stiano muovendo delle Carte. Ma si sa, sono impegnati in diversi "filoni" e non sempre hanno a disposizione esperti e competenze tali da sbrogliare le matasse, subito e velocemente. Alcune cose sono complicate anche per loro. Non hanno i mezzi a disposizione e che diventano sempre meno. Hanno da trattare una infinità di reati e danno la precedenza a quelli più eclatanti ed urgenti. E' "una longa manu" che arriverà, me lo auguro come te. Del resto, ti sei chiesto perchè tre cose non faranno, i politici, far funzionare bene in Italia? Sono la scuola, la sanità e la magistratira. Il motivo è intuitivo.

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  2. Salvatore Provenzale9 febbraio 2012 alle ore 15:46

    PS : io mi chiedo a cosa possa servire fare un "blog" x poi non pubblicare i post, soprattutto se sono firmati con nome e cognome. grazie professore sono sicuro che adesso forse pubblichera' i mie post, o almeno credo!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Salvaturuzzu (diminuitivo affettuoso), ti rispondo ora e con ritardo. Scusami. Chiariamo che i post li scrivo io, redattore del Blog, i lettori e quindi tu, scrivi i commenti e non i post.Per il resto...
    Che facciamo? Dopo la spazzatura e i relativi impianti (che non ci sono), scriviamo di rifornimenti di benzina e poi di impianti di gas metano? Tanto tutte e tre li dobbiamo cnsiderare anche combustibili e che purtroppo fanno pure puzza e inquinano. Puzza di che? Lo dovresti sapere. I latini dicevano: "Pecunia non olet" (Il denaro non ha odore). Ma avevano ragione?

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  4. Sig. Cirosca segnalo a quanti sono interessati la lettura di un articolo interessante a proposito degli ATO
    http://www.dirittodeiservizipubblici.it/articoli/articolo.asp?sezione=dettarticolo&id=463
    Calogero P.

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  5. gentile prof. , in merito alla nuova "discarica" sperimentale, in assenza di ogni forma di controllo, togata o altro ed essendo in palese contrasto con la normativa europea sui rifiuti, cercando in rete ho trovato come poter denunciare direttamente all'unione europea, naturalmente ho gia' provveduto ad inviare regolare e-mail, pero' se uniano le forze certamente potremmo avere dei risulati in tempi strettissimi.
    le do il link, http://ec.europa.eu/eu_law/your_rights/your_rights_it.htm#1depot
    macchianera
    p.s.
    scrivete in tanti!!!

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